Un piccolo progetto visivo che indaga la vecchiaia come tempo di ritorno al sé. Non una fine, ma un approdo. Racconta la donna che ha smesso di rincorrere – il passato, gli ideali, i corpi che ha abitato, gli amori che l’hanno delusa, le aspettative che l’hanno costretta. Il ritratto di una pace conquistata. Un tempo in cui il corpo non è più campo di battaglia, ma dimora. In cui gli errori non pesano, ma insegnano. La donna si riconosce, si accoglie, si perdona. I fantasmi della giovinezza si dissolvono in silenzio, lasciando spazio a un sé integro, essenziale, finalmente libero.