Personale fotografica

Diego Salvador

Linguaggio ed immagine

BIENNALE INTERNAZIONALE D’ARTE VENEZIA 14 SETTEMBRE 2022 

Posizione: Sala Nagasawa

FOTOGRAFIE ANALOGICHE ISTANTANEE

“Visitatori della mostra, singoli o a coppie che si sono fermati ad osservare le 2 opere d’arte con atteggiamento ed interesse diversi.
Le fotografie sono state scattate dallo stesso punto di vista dalle 11:30 alle 12:00 circa. La variabilità degli scatti dipende quindi dalle persone, dai loro atteggiamenti, dallo scorrere del tempo. Momenti meritevoli per l’Autore di essere fotografati perché capaci di esprimere e rappresentare la noia, l’interesse, la curiosità, il divertimento. Lo sguardo dell’autore si fonde con quello dell’osservatore consentendoci di “spiare”, non visti, quel che accade in una mostra internazionale d’Arte, come la Biennale.”

FOTOGRAFIE DIGITALI

La fotografia e il soggetto ripreso. Che cosa definisce una immagine come fotografia?
 E’ necessario che essa sia specularmente somigliante all’oggetto ripreso, chiamato in letteratura “referente”? Oppure non è necessaria questa somiglianza ma piuttosto è rilevante la modalità con cui il soggetto viene ripreso, cioè l’atto di fotografare da parte del fotografo? E ancora andando oltre, nel caso della trasformazione del soggetto ripreso attraverso la tecnologia informatica: l’output che ne deriva è da far rientrare nel novero della fotografia? E poi sempre attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali che permettono di indagare la struttura della fotografia digitale mettendo in evidenza gli elementi essenziali di cui è composta, si può continuare a parlare di fotografia?
Nel caso delle foto esposte, l’autore è partito dalle fotografie istantanee (che definiremo per semplicità “polaroid”) poi scansionate e digitalizzate. Il risultato è stato ottenuto attraverso una applicazione tecnologica che consente di ingrandire l’immagine rendendo visibili dei quadratini, i cosiddetti pixel, che danno conto dei micro elementi di cui è composta la fotografia.
Il soggetto ripreso è il medesimo nei due casi, sia in questo che in quello delle fotografie istantanee Ciò che cambia è la sua rappresentazione.
L’idea stata di stimolare la riflessione sulla molteplicità delle forme espressive della fotografia digitale. Ma lo stesso discorso, pur nella diversità dei mezzi, vale anche utilizzando la fotografia analogica. Nel caso qui presentato l’autore è cosciente che queste immagini possono generare sentimenti diversi di curiosità, di interesse ma anche critici o negativi da parte dell’osservatore. L’importante è di aver stimolato una riflessione sulle fotografie presentate, ma, in particolare sullo stato della fotografia. “
BIO
Nato nel 1949, di origini trevigiane, ha trascorso la giovinezza a Montebelluna (TV) ma successivamente, per ragioni di studio e di lavoro, ha abitato in varie località in Italia e all’estero divenendo a pieno titolo un cittadino del mondo. Dal 2010 risiede a Trieste, crocevia di popoli e culture nel cuore della Mittel Europa. Laureato in giurisprudenza, ha svolto la sua attività professionale in gruppi multinazionali italiani ed esteri come Dirigente ed Amministratore. Oggi svolge attività di consulenza aziendale.
Si avvicina alla fotografia nel 2008 frequentando i corsi dell’Istituto Italiano di Fotografia, della Fondazione Forma di Milano e dello I.E.D di Venezia. Ha iniziato ad esporre nel 2012 e le sue fotografie sono detenute da privati ed enti pubblici in Italia e da soggetti privati esteri.
Delle sue fotografie ed esposizioni hanno parlato la stampa, le riviste di settore e d’arte ( tra le quali: Il Piccolo di Trieste, Corriere della Sera - Veneto, La Tribuna di Treviso, Marie Claire Travel, Juliet Art Magazine e il Fotografo). Alcune sue fotografie sono state utilizzate per campagne pubblicitarie di prodotti di moda e una delle sue foto è parte delle “Raccolte Museali
F.lli Alinari”.