adele
quaranta - anna maria
giordo - antonello
ferrara -
barbara cecchini -
cristina
suruciuc - cristina valla - domenico summa -
fabiola
fusilli -
giovanni
firmani -
giuseppina
groccia -
grazia randone - ida di pasquale -krisztina
szajkoova -
marco damilano - maria maiorino -
matteo groppi -
mauro pinotti - monica zorzi - paola rizzi - pietro
sacchini - roberta manzin - rosy carletti - stefania pascucci - stefano rami -
tatiana
bernasconi
Posizione: Sala Conferenze
Concept
Collettiva
fotografica sulla tematica del ritratto femminile.
L'obiettivo é mostrare "liberamente" i differenti volti
delle donne a prescindere dall'estetica, dall'età e dalle differenze di etnia.
Un gesto di solidarietà nei confronti delle donne iraniane che oggi combattono
e muoiono in un paese che nega loro il diritto alla scelta.
Questa collettiva vuole essere il nostro grido di dissenso per la negazione del
piú naturale dei gesti...mostrare se stesse al mondo.
“Donna, vita e libertà”, questo è lo slogan
delle giovani donne che protestano in Iran contro il regime oppressivo e
corrotto.
Proteste scatenate dall’uccisione della giovane iraniana Mahsa Amini mentre era
sotto custodia della polizia, arrestata durante una vacanza a Teheran con la
famiglia perché portava il velo in maniera inappropriata.
L’iscrizione sulla lapide di Mahsa - Name-to ramz mishavad -
letteralmente “il tuo nome diventerà chiave” – e così è stato, il suo
nome è diventato il nucleo in queste proteste.
Le donne agitano in aria i loro foulard, gridando insieme agli uomini contro il
velo obbligatorio e per la fine della dittatura, le proteste sono arrivate in
tutto il Paese, coinvolgendo più di 80 città.
Sebbene all’origine ci siano le rivendicazioni femminili per la libertà, contro
il controllo del corpo femminile e contro il velo obbligatorio, ora le proteste
si sono allargate, al di là delle questioni femminili, enfatizzando parole come
libertà e vita"